Ogni anno, nelle prime due settimane ottobre, il paese festeggia la Sagra delle Castagne, una manifestazione storico-rievocativa. La festa, che rende omaggio al frutto dei Monti Cimini, è un evento che ha radici lontane nel tempo, che riconducono al secolo XV per ricordare alcuni tragici fatti avvenuti a Soriano il 7 novembre del 1489 (tentativo conquista del Castello Soriano da parte del signore Vignanello Pier Paolo Nardini e sanguinosa battaglia del Fosso del Buon Incontro, dove i sorianesi sconfissero gli invasori), relativamente ad una festa istituita dal consiglio della Comunità verso la fine del Quattrocento. La moderna festa vede la luce nel 1967 ed è
Per dieci giorni, la Sagra delle Castagne farà immergere Soriano nel Cimino nell’atmosfera quei tempi. La cittadina viene divisa in quattro contrade (Papacqua, Rocca, Trinità, San Giorgio) che si contendono premi ed onori confrontandosi negli addobbi delle vie, nell’allestimento delle rievocazioni storiche e soprattutto nella sfida per la conquista dell’ambito Palio che vede impegnati gli Armigeri nell’abile Prova degli Arcieri e i Cavalieri nella spettacolare Giostra degli Anelli.
Suggestive sono le rievocazioni storiche: la Battaglia del Fosso del Buonincontro, l’investitura e le sfide dei Cavalieri medievali. Durante lo svolgimento della sagra, ogni rione mette in mostra propri spettacoli, contraddistinti da una particolare esibizione; ogni rione ha un proprio gruppo di musici, costituito da tamburini e suonatori di chiarine.
Oltre a questi il rione Trinità presenta il Gruppo Sbandieratori, che dà luogo ad evoluzioni nell’arte della bandiera; il rione Rocca presenta il Gruppo storico Spadaccini, che si esibisce nell’arte della spada; il rione San Giorgio rievoca il salvataggio della vergine dal drago da parte di San Giorgio e il rione Papacqua mette in scena l’inquisizione della strega. le segrete e la sala delle torture del Castello Orsini, le ricostruzioni vita medievale rappresentate nei singoli rioni. Il momento culminante della sagra è costituito dalla domenica del secondo weekend, dove ogni rione ha a disposizione per circa 30 minuti piazza Vittorio Emanuele II per mettere in mostra il proprio corteo storico, con vestiti e mezzi dell’epoca medievale, oltre all’esibizione dei musici. In queste ultime edizioni invece si afferma il Convivium Secretum: una vera e propria gara storico-gastronomica che coinvolge le quattro contrade. Le cene storiche medievali o rinascimentali danno l’opportunità inoltrarsi in un percorso eno-gastronomico tra sapori e costumi epoche antiche. È possibile visitare le quattro taverne e gustare piatti tipici medievali o rinascimentali, in base al periodo storico appartenenza ogni rione. Tra le pietanze che si potranno trovare ci sono: cappone in fricassea alla francese, tipico piatto rinascimentale, pasticcio quattrocentesco coniglio, bianco mangione alla maniera oltremontana del 1300, confetti de melle appio e pome paradiso e torta in balconata limonia.