Vignanello

 

Vignanello stemma
Vignanello stemma

Vignanello sorge sulle pendici collinari che dal Cimino scendono verso la valle del Tevere. L’abitato originario si e’ sviluppato su un lungo colle disteso da oriente a occidente, delimitato da due vallate in cui scorrono modesti corsi d’acqua.

Non si hanno prove certe e chiare circa lo sviluppo che ebbe il centro abitato con l’avvento dell’epoca romana, tuttavia la leggenda narrata dai versi tal Giuseppe Manini, giunto a Vignanello alla fine del 1800, suggerisce che nel 410 d.C., a seguito della funesta discesa lungo la penisola italica di Alarico I al comando dei Visigoti, le genti in fuga dal sacco Roma si rifugiarono nel territorio aspro e impervio dei Colli Cimini, addentrandosi nei folti boschi. Di lì sembrerebbe essersi concentrato un vicus tra i fossi Zangola e della Cupa, ove la comunità trovò sostentamento nella presenza selvaggina e numerose fonti d’acqua. È a quest’epoca che potrebbe risalire l’origine del nome Vignanello. Difatti, secondo la medesima leggenda, il maggior esponente del vicus potrebbe essere stato un tale nome Giuliano, lì il primo appellativo Giulianello, il quale subì diverse evoluzioni fino a divenire Uignanello ed infine Vignanello (toponimo forse ispirato anche dalle vigne coltivate all’intorno).
Lo stesso autore ci fornisce notizie riguardo ad epoche successive: Vignanello era sotto il dominio della Chiesa nel 604 d.C., due secoli più tar(853 d.C.) era governato da monaci benedettini che, sempre secondo una tradizione,  avrebbero edificato l’antica rocca, mentre nel 1169 veniva tolto ai pontefici da Federico Barbarossa che lo donava alla città Viterbo.

Vignanello
Vignanello