Castel Sant’Elia

Stemma Castel Sant’Elia

Il nome del paese, deriverebbe da “Castrum” (Castello, appunto) in riferimento alla presenza una fortezza in zona, e “Sant Elia”, il nome del Santo a cui è dedicata la Basilica del Paese.

Castel Sant’ Elia deve la sua nascita al Pontefice San Gregorio Magno (590-604) e il paese viene ricordato per l’incontro tra il Papa e la Regina dei Longobardi, Teodolina, nonché per le 15 chiese dedicate in gran parte alla Madonna.

Dopo un lungo periodo dipendenza dalla Chiesa, il paese divenne feudo e vide susseguirsi molte famiglie, tra cui i Colonna, gli Orsini e i Farnese. A questi ultimi si devono molte innovazioni in ambito giuridico e amministrativo e la costruzione del nuovo Castello.

Nel 1663 il paese tornò nuovamente dominio papale a seguito della vendita da parte dei Farnese ad Innocenzo X.

Nel 1700 il comune si estese anche oltre il Castello Farnese, grazie alla costruzione del Borgo finché alla fine del XVIII secolo, il possesso del paese passò al marchese Lezzani.

Attraverso un viottolo campestre (la “strada dei Santi”) si raggiunge il fondovalle, dove si trova la basilica Sant’Elia, una delle più suggestive tutta la regione.

Il convento della Congregazione San Michele Arcangelo (Micaeliti) dove si può scendere, lungo un cunicolo 144 gradini, scavati nella roccia in 14 anni lavoro dall’eremita Rodio alla fine del Settecento, per raggiungere il santuario Maria Santissima ad Rupes (meta pellegrinaggi) dove si venera l’immagine della Vergine, pregevole opera pittorica del XVI secolo. In un ambiente adiacente si conserva una raccolta paramenti sacri del XII-XVI secolo tra cui un prezioso cofanetto in legno e lamina metallo del Duecento. La chiesa, scavata nella roccia, ha la dignità di basilica minore.