Caprarola

caprarola stemma
Stemma Caprarola

Il panorama da Caprarola si apre verso un vasto orizzonte che spazia tra la campagna romana ed i monti dell’Appennino centrale.

In questo scenario naturale molto suggestivo, tra monti boscosi, valli e lago Vico, si è formato il primo nucleo abitativo Caprarola, arroccato sopra un alto banco tufaceo compreso tra due profonburroni, ad una altezza 500 metri s.l.m.

Pur essendo immersa nell’antico territorio etrusco, Caprarola getta le sue radici in epoca molto più recente, in particolare, si hanno le prime notizie dell’esistenza insediamenti stabili intorno all’XI secolo.

Durante il medioevo fu contesa da diverse famiglie feudatarie, nel 1275 si hanno prove che fosse sotto gli Orsini, ma per poco tempo, il potere passò infatti in breve tempo ai Prefetti Vico. Dal 1370, iniziò una lotta per il controllo queste zone tra i Prefetti Vico e i Conti d’Anguillara. Nel 1435 cadde sotto la giurisdizione della Santa Sede.

Cinque anni più tardi, nel 1440, il feudo venne acquistato dal conte Everso dell’Anguillara ed a tale famiglia rimase fino al 1465, anno in cui il Pontefice Paolo II confiscò tutti i loro beni. Verso la fine del XV secolo, Caprarola venne affidata in vicariato ai Riario-Della Rovere, sotto il cui governo il paese cominciò a rifiorire ed a popolarsi.

Fu quinnel XVI secolo che conobbe il massimo splendore, quando i Farnese, con la nomina a Papa Paolo III del cardinale Alessandro Farnese, e con la costituzione del Ducato Castro, estesero notevolmente il proprio dominio costruendo fastose ville e castelli. A Caprarola fu costruita la residenza più rappresentativa del livello ricchezza e potenza che questa nobile famiglia raggiunse, il Palazzo Farnese Caprarola.

Caprarola deve ai suoi antichi feudatari ed al genio dell’architetto Jacopo Barozzi detto il Vignola la sua particolare struttura urbanistica che la pone per importanza ai primi posti, dal punto vista architettonico.

Il suo impianto viario orientato lungo l’asse dell’antica “Via dritta”, la maggiore via cittadina, culmina nel piazzale antistante la mole dominante del Palazzo Farnese. Il Borgo Caprarola, che si sviluppava tra la piccola parrocchiale, il Castello e la fontana delle Tre Cannelle, venne “sfondato” per procurare al Palazzo Farnese il suo ingresso trionfale.

La costruzione del nuovo asse viario con le sue cinque piazze equidistanti, modificò l’antico impianto urbanistico tramite l’abbattimento castelli chiese e numerose abitazioni private; per rimediare ai disagi, in tal modo causati alla popolazione, il cardinale Alessandro favorì la costruzione nuovi palazzi, lungo il maestoso viale così costituitosi. Così le nobili famiglie al seguito dei Farnese costruirono gradevoli edifici progettati anche dal Vignola, come i palazzi Sebastiani, Mariani, Restituti, Moscheni, l’Ospedale S. Giovanni, e la chiesa S. Marco.

Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo successivo all’8 settembre 1943 e all’occupazione tedesca, trovano rifugio nel paese i 24 componenti della famiglia ebrea romana dei Veneziano. Ospiti della famiglia Brunetti, i Veneziano poterono godere per otto mesi della solidarietà numerosi abitanti e delle autorità locali fino alla Liberazione. Il 27 gennaio 2005 ai coniugi Roberto e Maria Brunetti è stata per questo conferita l’alta onorificenza di giusti tra le nazioni dall’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.

Caprarola
Caprarola