Calcata

 

 

 

Stemma Calcata
Stemma Calcata

Calcata è un piccolo comune della provincia Viterbo che, sebbene si trovi a soli 40 chilometri da Roma, è riuscito a conservare intatti i propri patrimoni storico e naturale. Il centro storico Calcata, arroccato su una montagna tufo, domina la verde Valle del fiume Treja. Al borgo si accede dall’unica porta che si apre sulle mura.

 

Tra i tanti motivi per cui Calcata attrae visitatori c’è la grande varietà delle realtà artistiche. Il borgo è detto anche ‘borgo degli artisti’ per l’alto numero creativi provenienti da tutto il mondo che vivono e lavorano nel villaggio. Non ci sono solo pittori e scultori, anche musicisti e attori. Si possono incontrare direttamente gli artisti nei loro stud’arte o ammirare le loro opere esposte nelle gallerie e negli spazi espositivi.

Tra gli spazi espositivi Calcata c’è anche l’Opera Bosco Museo Arte nella Natura, un museo-laboratorio all’aperto arte contemporanea. Si estende su due ettari bosco nella forra della Valle del Treja e consiste in un percorso opere d’arte realizzate con i materiali grezzi del bosco.

 

Una peculiarità, questa, che rende Calcata uno dei migliori esempi in Italia paese fortificato “naturalmente”. Infatti, tutto il borgo è difeso dalla morfologia stessa dell’ambiente naturale, anziché dalla presenza veri e propri baluarmilitari. Ricoperte da licheni rossi, gialli e verdi, e costruite in muratura o scavate nel tufo, le case dal canto loro si presentano come modeste abitazioni ove si possono osservare sia antichi portali che resti profferli; ad esse si alternano buie cantine e silenziose grotte, adibite dagli estrosi abitanti a deliziose botteghe o anche a laboratori artigianali ed artistici.

Calcata
Calcata

Sulle varie sporgenze rocciose, quasi celati tra i meandri della vegetazione, si vedono i resti insediamenti medievali e falisci. Questi, a strapiombo sulla valle, offrono scorci assai romantici. Un vero e proprio “paradiso” non solo per fotoamatori e i pittori paesaggisti ma per chiunque sappia cogliere la poesia della bellezza. Del resto, come lasciano già immaginare le splendide vedute godibili dalle terrazze del borgo, anche i suoi diretti dintorni sono ricchissimi motivi d’interesse per la presenza dei numerosi ruderi, senza dire che “avventurarsi” nell’ambiente della “forra” sa regalare emozioni indescrivibili.

Secondo le leggende a Calcata, nel 1527 fu catturato un lanzichenecco che aveva preso parte al sacco Roma, e depredato il Sancta sanctorum San Giovanni in Laterano. Imprigionato nel paese, avrebbe nascosto il reliquiario contenente il Santo prepuzio nella sua cella, dove sarebbe stato scoperto nel 1557. Da allora la chiesa iniziò a venerare la reliquia, concedendo ai pellegrini un’indulgenza dieci anni.