Moai Vitorchiano

Moai Vitorchiano

Non c’è però bisogno andare fino in mezzo al Pacifico per provare se ciò sia vero. Infatti, in pochi sanno che anche l’Italia possiede i propri Moai. Una graziosa cittadina medievale del viterbese chiamata Vitorchiano ha infatti una propria statua Moai. Nata con lo scopo proteggere i suoi fratelli dell’Isola Pasqua. L’idea della versione italiana risale al 1987 perché le statue originali si stavano deteriorando da tempo e giacevano in uno stato abbandono e grande degrado. Bisognava trovare il materiale giusto per poter procedere al restauro questi monumenti e catalizzare l’attenzione in Europa per salvaguardare l’unica attrattiva dell’isola. Venne quininvitata in Italia una delegazione pasquense incaricata trovare il materiale più simile al tufo per poter procedere ai lavori restauro. Il peperino proveniente dalla cava Viterbo fu ritenuta la pietra ideale e per questo si decise realizzare una nuova statua in loco per verificare l’idoneità.

Grazie al giornalista Mino Damato e alla trasmissione che conduceva, dal titolo “Alla Ricerca dell’Arca”, fu favorito il gemellaggio culturale tra Vitorchiano e Rapa Nui. Seguendo in diretta tv le fasi della lavorazione venne dato un grande risalto mediatico al Moai italiano, anche nel resto del mondo. Gli scultori lasciarono la statua in dono alla cittadina, copia perfetta degli originali: 400 quintali peso, stesso enigmatico sorriso e stesso sguardo. In Italia possiamo però ammirare anche un altro Moai, quello che si trova a Chiuduno, in provincia Bergamo, che venne scolpito per mano 14 Maori polinesiani durante il XV Festival Internazionale de ”Lo spirito del pianeta” realizzato per celebrare culture indigene e tribali del mondo.